Il Reddito di cittadinanza è la misura di contenimento alla povertà introdotta dal primo governo Conte già in vigore da diversi mesi.
Sono dunque oltre un milione i titolari di RDC che iniziano a preoccuparsi della loro sorte dopo la fine del governo Conte bis.
A questo punto ci si chiede che fine farà il Reddito di Cittadinanza con il governo del neo incaricato Mario Draghi?
Al riguardo il nuovo presidente del consiglio dei ministri sembra essersi espresso direttamente sul tema, e possiamo rassicurare i nostri lettori, il reddito di cittadinanza non scomparirà dall’agenda del governo.
Anzi sembra propio che il nuovo esecutivo abbia tutte le intenzione di potenziarlo, in che senso?
Da diversi mesi ci si lamenta della nuova figura dei navigator, i quali non soltanto non riescono a trovare lavoro ai giovani titolari di RDC ma stanno addirittura perdendo il proprio posto di lavoro.
Ad oggi si pensi che secondo il sindacato di Roma su 18.000 percettori di reddito di cittadinanza solo a 12 utenti è stato trovato lavoro, una cifra ridicola da cui si evince l’inutilità e lo spreco enorme dei navigator, che necessitano di essere riformati e potenziati allo scopo di adempiere ai loro doveri.
Ed è proprio qui che si focalizzerà il nuovo governo sul tema RDC per far si che il meccanismo posto in essere dal governo Conte funzioni.
Si lavorerà al fine di creare nuovi posti di lavoro e non soltanto poter permettere ai navigator di trovare lavoro agli attuali percettori di RDC ma anche per far si che questi ultimi non abbiamo più bisogno del sussidio di cui potranno beneficiare altre persone meno abbienti.
Questo è quanto ha intenzione di fare il nuovo governo Mario Draghi con il reddito di cittadinanza, almeno da quanto si evince dalle sue attuali dichiarazioni.
Continuate a seguirci e vi terremo aggiornati su eventuali modifiche al reddito di cittadinanza e non solo, buona continuazione!
La redazione di CF’s Magazine
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