Dopo intense giornate di consultazioni per Mario Draghi arriva finalmente il momento del giuramento e del passaggio di consegne giorno 13/02/2021.
Nelle mani del presidente della repubblica italiana lui ed i 23 ministri da lui designati giurano quanto segue: “Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservarne lealmente la Costituzione e le leggi e di esercitare le mie funzioni nell’interesse esclusivo della Nazione”.
Il presidente del consiglio uscente Giuseppe Conte si reca alla cerimonia per effettuare il tradizionale passaggio di consegne lasciando al nuovo neo incaricato alla presidenza del consiglio Mario Draghi la campanella attraverso la quale viene così ufficializzata l’investitura del potere esecutivo.
Non appena terminata la cerimonia per la formazione del nuovo esecutivo il consiglio dei ministri si riunisce a Palazzo Chigi per effettuare la prima riunione, in anticipo rispetto all’orario previsto delle 14.
La squadra dei ministri voluta da Mario Draghi si compone di 23 personalità, 15 politiche e 8 tecnici.
Di seguito la lista dei 23 ministri del nuovo esecutivo ufficializzata da Mario Draghi: Di Maio (Esteri), Lamorgese (Interno), Cartabia (Giustizia), Lorenzo Guerini (Difesa), Franco (Economia), Giorgetti (Sviluppo economico), Patuanelli (Politiche Agricole), Cingolani (Ambiente e Transizione ecologica), Giovannini (Infrastrutture), Bianchi (Istruzione), Messa (Università), Franceschini (Cultura), Speranza (Salute), Gelmini (Autonomie), Colao (Innovazione), Andrea Orlando (Lavoro), Carfagna (Sud e coesione), Brunetta (Pubblica amministrazione), D’Incà (Rapporti con il Parlamento), Dadone (Politiche giovanili), Bonetti (Pari opportunità e famiglia), Stefani (Disabilità), Garavaglia (Turismo).
Molti sono i ministri riconfermati, tra cui troviamo nuovamente la presenza di Di Maio agli esteri, mentre manca invece la Azzolina all’istruzione che perde l’incarico a favore di Bianchi.
I ministri tecnici designati da Draghi in questo governo sono numerosi, questo per salvare l’economia e la solidità del paese mentre i 15 ministri di varie forze politiche sono stati necessari per avere il consenso e l’appoggio di tutti i partiti.
In sostanza il nuovo esecutivo che si è appena messo all’opera per risollevare l’economia del paese è un governo di unità nazionale.
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La redazione di CF’s Magazine
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